Il cuore dell’essere umano può essere sensibile o insensibile, sveglio o addormentato, in saltue o malato, intero o diviso in pezzi, aperto o chiuso. In altre parole, la sua capacità di ricezione dipende dal suo stato e dalla sua condizoine. La vita continuamente si presenta con molteplici situazione ambigue: come possiamo sapere se stiamo seguendo i desideri della nafs (io individuale) o la guida del cuore?
Quando un cuore ha nutrito sé stesso soltanto con i desideri di un’esistenza materiale, esso è privato del “nutrimento di vita”, così i suoi desideri divemtano meno salutari e si ammala.
La purezza del cuore dipende dallo stato di salute del cuore. Il cuore, se è un vero cuore, è in contatto con lo Spirito. Ma per raggiungere questo contatto con lo Spirito deve essere rinnovato, purificato e reso recettivo verso le ciò che c’è di più profondo nell’essere umano.
Il tasawwuf offre quattro fasi per la purificazione del cuore:
1-) Liberare sé stessi dal distorsioni psicologiche e dai complessi che ci impediscono la formazione di una sana ed unificata individualità.
2-) Liberare sé stessi dalla schiavitù delle attrazioni del mondo, che sono tutti riflessi secondari delle qualità all’interno del cuore. Attraverso la visione di queste attrazioni come dei veli sopra sopra il nostro unico desiderio essenziale, così che i veli cadano e la realtà nuda rimanga.
3-) Trascendere il sottile velo che è l’io ed il suo egoismo.
4-) Dedicare sé stessi e la propria attenzione ad Allah; vivendo attraverso Allah, in Haqiqah (Verità), l’Amore.
Le prime tre di queste sono praticamente impossibili senza il quarto. Senza la potenza dell’Amore, noi possiamo amare solo la nostra nafs e null’altro.