Il Sufismo (Tasawwuf) è una via di realizzazione spirituale. Il cammino di realizzazione lungo la via è chiamato ‘Seyr-u Suluk’. ‘Seyr’ significa viaggio e ‘suluk’ significa essere in cammino. In questo viaggio, il viaggiatore viaggia dall’ignoranza alla conoscenza, dal suo proprio io individuale fino ad Allah.
Il percorso dei Sufi insiste essenzialmente sulla base del rapporto murshid-dervish, ovvero maestro-discepolo. Tipicamente questa relazione è supportata e sostenuta all’interno di una “famiglia spirituale”: la tariqah. Il viaggio inizia con la ‘biath’: l’iniziazione del dervish da parte del murshid (sheykh, istruttore spirituale) e l’impegno dell’uno verso l’altro. Attraverso tutti gli alti e i bassi e passando per le tribolazioni del viaggio, il dervish guidato dal suo murshid, si sforza di passare attraverso gli stati dell’ascesa spirituale cercando di raggiungere la realizzazione spirituale.
Percorrendo il Suluk si concentra l’attenzione dispersa e si rafforza la volontà. Attraverso questo viaggio, con perseveranza, la nafs (anima individuale, io) gradualmente si purifica. Giorno dopo giorno, così la nafs inizia a comportarsi come un cavallo ben addestrato, ubbidendo e conformandosi al suo cavaliere in ogni tipo di circostanza della vita e di fronte ad ogni ostacolo che il viaggio stesso presenta.